Kia Ora!
Sono a casa! e quello che leggerete lo ho scritto finché ero ad Abu Dhabi ad aspettare il mio volo. Siamo all’ultimo appuntamento con il diario prima di mostrarvi tutte le foto di questo meraviglioso viaggio. Anche il viaggio di ritorno mi sta regalando bei momenti, piacevoli incontri e emozioni uniche. Lo dico ora e subito: sono contento di tornare a casa. Ho voglia di vedere famiglia e amici, ho voglia di mostrarvi tutte le foto. Ecco, magari ho meno voglia di riprendere a studiare, ma quella è meglio che la trovi in fretta. Detto questo, ho lasciato la Nuova Zelanda con il sole che la illuminava e alcune nuvole che avvolgevano in un tenero abbraccio le montagne. Un’immagine che rappresenta a pieno tutto ciò che questi giorni sono stati. Giorni intensi e caldi, proprio come i raggi del sole ma anche giorni in cui si sono affrontati momenti apparentemente meno belli ma in fondo che si sono sempre rivelati importanti. E quest’ultima cosa è un po’ come le nuvole che apparentemente sono una cosa negativa ma se si ha la pazienza di aspettare, possono diventare favolose specialmente durante l’alba e il tramonto. Ecco allora la foto che sono riuscito a scattare questa mattina e oggi vi saluto promettendovi di mostrarvi veramente presto tutte le foto di questi meravigliosi giorni. Alla prossima!
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Kia Ora!
Lo avevo detto ieri, lo devo riprendere oggi. Questa terra è favolosa, e anche oggi è riuscita a sorprendermi in un modo tutto suo. E quando dico tutto suo intendo anche attraverso l’incontro che ho avuto con dei personaggi locali quest’oggi. Non aggiungo altro se non che avevo quasi trovato il modo per rimanere forzatamente qui. Detto ciò, la prima cosa sorprendente in verità è avvenuta ieri sera quando, dopo avere scritto qui nel blog, ho conosciuto due ragazzi tedeschi. Abbiamo chiacchierato un sacco; di progetti, passioni, opinioni. E’ stato uno di quelli incontri che rendono le giornate ancora più belle e non posso non esserne grato. Sono sicuro che un giorno rivedrò Finn e Fenja! La seconda sorpresa la ho avuta stamattina mentre tornavo verso Queenstown: il sole. Ebbene sì, all’alba dell’ultimo giorno è comparso il sole rendendo splendida una giornata che rischiava di essere un po’ triste. Ha dato colore al lago, al cielo, alle montagne e alle distese di prato. E’ stato come un miracolo che è durato fino a questa sera. Perché andando avanti con le ore, sono tornate le nuvole, ma forse anche questa è stata una fortunata. I colori del tramonto sulle nubi sono tra le cose più belle ed entusiasmanti che ci siano e vedere il bianco, diventare giallo e poi passando attraverso l’arancione e il rosso entrare nelle tonalità del rosa e del viola è qualcosa di unico e speciale. Ecco allora alcune foto di oggi! A domani per i saluti finali a questa splendida nazione! Kia Ora!
Fiordland. La terra dei fiordi. A me piace chiamarla la valle incantata. Il viaggio di oggi è stato come immergersi completamente in un mondo a parte, i fiordi, finché non li vedi, non puoi capire come sono. cioè li puoi immaginare, li puoi focalizzare, però quando li vedi diventano un qualcosa di troppo grande in cui tu ti senti minuscolo. E’ una sensazione strana ma profondamente bella. Milford Sound è stato questo per me oggi. Lo stupore di una cosa tanto bella quanto grande. Tanto attraente quanto, per certi versi, invadente. Una natura nuova alla quale non ero preparato. Una natura bella. Non uso questo termine a caso, sembra banale ma non lo è. E’ bella perché, seppur condita da tempo non bellissimo, riesce a scaldarti, riesce a entrarti dritta dentro il cuore. E la natura, oltre a fare tutto ciò, regala sorprese di continuo. L’incontro con due giovani ragazzi tedeschi, il sole che finalmente spunta anche se a fine crociera, lo stupore di fronte all’immensità di certi paesaggi e di certe cascate, la tenerezza immensa delle foche. Sì, proprio le foche. Belle, simpatiche, spiaggiate sulla roccia come se fossero su un letto di piume con atteggiamenti che, in certi casi, sembravano tendere esclusivamente a suscitare l'ammirazione di che le guardava . E’ quasi il mio ultimo giorno e sto iniziando a tirare le somme anche se, da quello che sono stati questi giorni, sono sicuro che domani non mancheranno note nuove, acute, sorprendenti. Intanto ecco alcune foto di oggi! A domani amici! Kia Ora!
Anche oggi il tempo mi ha salvato e questa è già di per se un’ottima notizia. E’ stata la giornata in cui ho sforato i 2000km in questa vacanza; è stata la giornata che mi è portato a sud ovest della Nuova Zelanda, a Te Anau. L’isola, anche questa volta, non si è smentita. paesaggi mozzafiato, strade spettacolari e costantemente immerse nel verde, e poi i fiumi, i torrenti, i laghi. Sono partito da Twizel e subito ho attraversato il Lindis Pass. Un altro passo di montagna ma completamente diverso da Arthut’s pass. Cure più dolci, linee meno marcate, più verso la collina che verso la montagna. Ciò nonostante è stato ugualmente intenso. E’ stato una volta di “felice purgatorio” che mi ha portato verso il Kawaru River, questo fiume completamente immerso in un canyon a tratti spettacolare. Poi la strada è continuata e mi ha portato, passando per Queenstown, fino a Te Anau, il mio campo base per andare a Milford Sound. E’ stata una giornata particolare visto che per più di 24 ore non ho parlato con praticamente nessuno. Una giornata di pensieri e gratitudine come d’altronde lo sono state anche le ultime. Ecco allora le foto di questa giornata così stranamente bella. A domani! Kia Ora amici!
anche oggi è stata una lunga giornata di viaggio (quasi 8 ore in macchina) però stavolta la pioggia mi ha fortunatamente risparmiato. Il viaggio di oggi mi ha fatto ritornare a casa, nelle mie montagne; so che può sembrare strano sentirlo dire visto la bellezza dei posti che vedo qui, però un po' è così. Vuoi perché il tutto è iniziato andando verso Arthur's Pass, quindi le montagne, vuoi perché al mio arrivo a Twizel mi sono imbattuto in un lago spettacolare che mi ha ricordato molto il Sorapis. La strada verso Arthur's Pass è bellissima, vivace con quelle curve che ti accompagnano all'ascesa, e poi i torrenti, il verde delle montagne e uno strano ma bellissimo rosso di alcune pietre. In più arrivato in cima mi sono ritrovato circondato da Kea, dei pappagalli, più grandi, che vivono in queste zone. Sono dei volatili curiosissimi, specialmente verso il cibo, e hanno delle le piume che variano dal marroncino al verde della schiena per finire all'arancione e al rosso sul petto. Bellissimi. Dopo Arthur's Pass c'è stata una sorta di lunga traversata della parte centrale della Nuova Zelanda fino ad arrivare a due dei più grandi laghi neozelandesi: Il Tekapo Lake e il Lake Pukaki. Entrambi sono bellissimi, di un azzurro, specialmente il secondo, intensissimo e con le montagne a fargli da cornice. Insomma, è stato anche oggi favoloso, un piccolo grande dono che mi porterò sempre dietro così come mi sto portando qui tutte le cose belle che ci sono a casa. Non è un prendere da una parte e togliere dall'altra, ma semplicemente un fondere insieme due esperienze completamente diverse ma in qualche modo complementari. Esperienze che ti fanno crescere, ti insegnano tanto e ti lasciano un segno indelebile dentro. ora però mi sono dilungato abbastanza, quindi ecco un assaggio di quello che ho visto oggi! A domani! Kia Ora,
sono tornato, non mi ero dimenticato dell'appuntamento quotidiano, anzi. Ieri però purtroppo nn ho avuto il tempo materiale per scrivervi di nuovo e quindi oggi recupero anche quello di ieri. Della gara ho già scritto e non credo serva aggiungere molto altro, se non che è veramente bellissima con dei paesaggi attorno strepitosi. Oggi il mio "impegno di lavoro" è finito e quindi sono partito. Ho preso la macchina e ho fatto proprio il classico viaggio On The Road. Solamente io, la mia macchina e la pioggia. Tanta pioggia. Tantissima pioggia. Onestamente non mi era mai capitato di guidare pr otto ore costantemente sotto la pioggia, ma pare che in questi giorni la parte sud della South Island sia ricoperta da nuvole cariche di pioggia che puntualmente scaricano a terra. Di per se sembrerebbe una sfiga mondiale e da un certo punto di vista lo è. Però la cosa mi ha fatto scoprire una Nuova Zelanda diversa da quella a cui mi ero abituato. Non più brutta assolutamente, però diversa. Tanto verde, tantissime felci e dei colori che mi hanno vagamente ricordato, forse anche per il tempo, l'Irlanda. E' un'isola forse un po' più brutale quella che ho visto oggi però ammirandola da solo mi ha colpito un sacco. MI ha dato modo di immergermi totalmente nello spirito del viaggio solitario che sto facendo in questi giorni. E in fondo questo, era proprio quello che avrei voluto succedesse. Ecco allora le foto, 2 di ieri e 2 di oggi. A domani! Kia Ora!
Oggi era il Day 1 della gara. Il giorno in cui i sogni di 60 coppie hanno iniziato a diventare realtà. Mountain bike, corsa e kayak. Ma anche discesa in corda doppia e tanto tanto altro. Il sogno di questi ragazzi di partecipare al Red Bull Defiance continuerà fino a domani. Saranno due giorni di gioia, felicità ma anche fatica; tanta fatica. Lo si vedi nei loro occhi, lo si percepisce dai segni nei loro corpi; ma allo stesso tempo lo si intuisce da tutto quello che sta attorno a loro. E non parlo solo di tifosi e organizzazione, ma soprattutto dai paesaggi che li accompagnano centimetro per centimetro al traguardo. Non si può non fare caso a tutto ciò che di bello li circonda, non si può farlo per il semplice motivo che è tutto, fortunamente, troppo grande. E in fondo questa gara si sta dimostrando una piccola grande metafora di questo viaggio. La fatica di dover affrontare chilometri su chilometri, ma allo stesso tempo la gioia che provoca farlo in posti come questi. La difficoltà di dover fare i conti prima di tutto con se stessi ma in ugual modo la possibilità di contare su altre persone per raggiungere il traguardo. Io credo che questo sia la vera bellezza dello sport, la vera grandiosità della nostra vita. Magari sto esagerando, però in fondo se uno ci pensa è proprio così. Una serie di salite e discese, A volte porti lo zaino da solo, altre volte qualcuno si offre di portarlo e ti da una mano. A volte lo si porta in due, altre volte si decide semplicemente di fermarsi per respirare un attimo e poi ripartire più forti di prima. Io, attendendo di riprendere a fare questo splendido lavoro, vi lascio con un paio di foto del Day 1. A domani amici! P.s. Il ragazzo che vedete nella foto in BN è Braden Currie, inventore della gara che si sta allenando per partecipare alle Olimpiadi di Rio e che ho avuto il piacere di conoscere e incontrare in questi giorni! Kia Ora!
Siamo sempre a Wanaka e il "lavoro" per quanto poco inizia a farsi sentire. Nonostante ciò oggi sono riuscito a muovermi un pochino e devo dire che è stato davvero favoloso. Mi hanno sempre descritto come un bimbo curioso e devo dire che l'aggettivo non mi dispiace affatto. Penso che sia un complimento bellissimo e, soprattutto, spesso mi ci ritrovo. Oggi è stato proprio uno di quei giorni. Ho preso la macchina e ho fatto "solo" una parte della strada che circondo il bellissimo lago di Wanaka alla ricerca di nuovi posti da cui scattare delle foto. Beh, credo proprio di aver trovato dei posti indimenticabili e il fatto di dover fare foto mi ha reso quasi più attento del normale. Era come se fossi più desideroso del normale di trovare la giusta angolazione. ogni curva era una ricerca continua di angoli particolari da dove scattare foto fin quando, al ritorno, mi sono imbattuto in un piccolo sentiero che, scendendo pochi metri dalla strada, dava su due piccole baie del lago creando una postazione quasi paradisiaca. Poi, tornando verso il paese, un'altra graditissima sorpresa. il primo cielo rosa di questa fantastica avventura. Non potevo quindi non postare quelle foto e quindi eccole qui! A domani!! Kia Ora!
Il viaggio procede alla grande e oggi la strada mi ha portato fino a Wanaka, Il posto è spettacolare: vista spettacolare con le montagne che lo abbracciano praticamente ovunque e poi tanto tanto verde. La strada per arrivarci è stata semplicemente incredibile e mi ha fatto imbattere in un gregge di pecore. Sì, proprio pecore. Non poteva essere altrimenti visto che qui sono molto più le pecore che le persone. E' stato un incontro strano che però mi ha portato a ricordarmi di chi, appena scoperto del viaggio che avrei fatto, mi ha chiesto qualche foto per il lavoro che fa. E' stato il primo ricordo di una giornata che ha continuato come meglio non poteva andare. Ho detto il primo perchè poi, tutto d'un tratto, dopo pranzo, mi sono scontrato con una serie di piccoli uccellini a cui piaceva particolarmente le briciole di un biscotto. Altro flashback, altra persona che mi è tornata subito alla mente. Ma non è finito, durante una pausa dal "lavoro" su un video, uscendo sul terrazzo della camera, ho alzato gli occhi al cielo e non ho potuto non rimanere così sorpreso e affascinato dalla bellezza delle nuvole al tramonto. Era tanto che non guardavo il cielo con questi occhi, sembra strano ma spero che in futuro possiate capire meglio questa strana passione. Era tanto e, effettivamente, mi era mancato. Credo infatti che ricordarsi sempre di chi ci guarda e ci accompagna dall'alto sia un qualcosa che non può non fare bene. So per certo infatti che c'è una persona lassù che è contenta nel vedermi scrivere, o no Vittoria? Lo so perchè siete tanti che mi state seguendo da lontano e vi piace sapere come me la passo qui. E di questo non posso che ringraziarvi! Ora però spazio alle foto che, anche stavolta, riflettono ciò che ho vissuto quest'oggi! Enjoy them! Kia Ora!
Siamo già al terzo giorno ma le cose, i paesaggi e le persone hanno riempito ogni secondo della giornata. Hanno tolto, con delicatezza, tutta l'energia che avevo addosso. Ho visto Tunnel Beach; finalmente e per fortuna. Rimanere a Dunedin è stata la cosa migliore e alla fine la scelta ha pagato. Un'ora in solitario di fronte all'oceano. Un'ora pazzesca, spaziale, incredibile. Un'ora per guardarsi dentro e dirsi che in fondo sei in uno dei posti più belli del mondo. Sono passato anche da Moeraki, devo dire però che i boulders, i famosi sassi tondi, non mi hanno fatto impazzire. anche se non sono certo brutti. Dopodiché mi sono messo alla guida e attraverso strade spaziali e paesaggi mozzafiato sono arrivato a Queenstown dove, insieme a Jake e a Lukas, si è fotografato il più importante atleta di endurance/triathlon della NZ, Bredan Currie e, anche qui nonostante tutto, il tramonto ha regalato uno spettacolo incredibile. Ora sono in camera e sto riassemblando tutti i pezzi di una giornata spettacolare che mi ha mostrato, ancora una volta che in fondo dietro l'angolo c'è sempre uno spettacolo pronto ad accoglierti. Ecco alcuni scatti, enjoy them! Gigi |